venerdì 20 gennaio 2012

Pierino medico della S.A.U.B. (1981)

   Pierino medico della SAUB è comunemente fatto rientrare nella serie ufficiale, e ciò solo perché c’è Alvaro. Si tratta invece di un’operazione di paraculaggio distributivo, simile a quella di Pierino messo comunale, anche se ovviamente qui il film è ben fatto, e funziona pure meglio dei Pierini veri e propri. Dirige Giuliano Carnimeo, scafatissimo ex aiuto di Simonelli, e poi regista di qualche apocrifo di Spencer – Hill (con Smith e Coby), l’ideale per non sconfinare nella serie Z pur con mezzi di circostanza.
   Si tratta di un esperimento di utilizzare Alvaro come protagonista, infilandogli il camice e facendogli fare un aggiornamento in chiave scureggiona di Il medico della mutua con Alberto Sordi (con tanto di tema musicale uguale di Piero Piccioni). Niente male, tutto sommato, ma pochi mesi prima della fine delle riprese esce Pierino contro tutti e i produttori decidono di appiccicare Pierino nel titolo, almeno premurandosi di spiegare il perché con una scena apposita girata alla fine e montata ad inizio film. Pierino, dopo avere conseguito la licenza elementare a Roma, la media a Frosinone, e quella liceale a Canicattì, si è laureato in medicina ad Adiss Abeba, ed è tornato a Roma. Siccome ormai è laureato, il padre impone che non lo si chiami più Pierino, bensì Dott. Alvaro Gasperoni. Così il film può continuare così come è stato girato, con Pierino nel titolo e senza che nessuno chiami così Alvaro. Probabile quindi che durante la lavorazione (o almeno durante la stesura dei copioni, il film avesse un differente titolo provvisorio).
   Grazie al padre macellaio (il grandissimo Mario Carotenuto, altro che Massimo Ghini!), che gli procura una raccomandazione della Loggia P2, Alvaro riesce ad entrare come aiuto del primario in un ospedale romano. Chiuso dagli altri tre aiuti (Angelo Pellegrino, Salvatore Jacono e Pino Ferrara), impara che il valore di un buon medico lo rivela il numero dei propri malati. Così fa ricoverare tutta la famiglia (di cui fanno parte Ennio Antonelli, Gianni Ciardo ed Ester Carloni, tra gli altri) e diventa primo aiuto. Poi il primario (Mario Feliciani), al quale arriva la soffiata di un’imminente ispezione, si allontana per un po’ lasciandogli il comando dell’ospedale. Ovviamente l’ispettore (che è un finto malato al quale Alvaro chiede di portarsi da casa letto, materasso, lenzuola eccetera) lo sgama e Alvaro viene espulso. Non prima però di avere sfoggiato una serie di barzellette merdospedaliere (“Giovanotto, a parte il fatto che oggi è giovedì, ma poi a lei chi glie l’ha detto che io la domenica mi faccio toccare il culo?”). Si ride abbastanza, comunque, e Alvaro al livello più alto si concede anche un siparietto di spola tra le due stanze per fare più visite (proprio come Alberto Sordi).

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