venerdì 20 gennaio 2012

Pierino stecchino (1992)

   Il maggiore e più famoso dei Pierini inediti, quasi maledetto e ricercatissimo. L’aura di mistero lo ha fatto assurgere a capolavoro a scatola chiusa (si leggono commenti del tipo: “sarà sicuramente venuto bene”). In realtà gli ingredienti perché il lavoro sia venuto decente ci sono: al di là delle interviste di Vitali (che lo ritiene migliore del Johnny Stecchino di Benigni), c’è un Vitali nel 1992 ancora in forma e non del tutto fuori tempo massimo, un contesto di cinema italiano agonizzante, ma non ancora putrefatto, una produzione più o meno solida e qualche attore professionista di troppo (tipo Massimo Vanni e Flavio Bucci). E a dirigere c’è Claudio Fragasso, l’ex aiuto regista di Mattei, che proprio in quegli anni passa da regista di horror a metà tra l’exploitation e il direct to video a regista di azione. Intendiamoci, Fragasso (che avrebbe filmato il film come Claudio Sansevero) fa cagare. È professionale dietro la macchina da presa, e le scene d’azione gli riescono bene, ma finisce miseramente lì. Comunque visti i registi dei successivi Pierini inediti, è grasso che cola.
   La trama è quella del sosia del criminale (Tutta la città ne parla il prototipo e infinite le varianti, da Il grande dittatore a Fracchia la belva umana, da Totò a Parigi a Johnny Stecchino). Stavolta il criminale è sosia di Pierino e Alvaro fa due parti. Ma più interessante della trama è la storia. De Benedittis sta producendo un film con Martufello protagonista, che si chiama Una sirena sulla costa. Ma non gli piace e a un certo punto chiama Fragasso, che vuole girare Teste rasate sulla base di un copione scritto da sua moglie. L’accordo è: tu mi tiri su il film e il ti produco l’altro. E così avviene. Solo che per completare il primo film, Fragasso caccia Martufello e ingaggia Vitali, sfrutta un po’ del girato e poi cambia la trama in quella definitiva. Il film viene doppiato e montato, ma Martufello cita la produzione, vince la causa e il film non viene distribuito e resta nel caveau di una banca, dove giace ancora oggi. Massimo Vanni (il mitico Gargiulo con Tomas Milian), ricorda di avere interpretato un ricchione, e di possedere a casa un trailer del film (mai esibito). Inoltre l’impresa che ha realizzato le pinne delle sirene ha pubblicato in rete alcune foto delle scene di lavorazione. Alcuni dizionari lo annoverano con il titolo Johnny Pierino.

2 commenti:

  1. Ne avevo letto qualcosa da qualche parte, forse sul Mereghetti. Poi me n' ero completamente dimenticato fino a quando non ne ho riletto in un commento su youtube! XD Che intricata vicenda. Anche perché da come ho letto ne uscirono i poster!

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