venerdì 20 gennaio 2012

Che casino... con Pierino (1981)

   Il peggiore Pierino apocrifo in assoluto (decretato quasi all’unanimità dal pubblico pierinesco) è l’ultimo arrivato (uscito a metà 1982). Allestimento ai minimi storici, e questa volta non si può nemmeno dire che manchi l’impegno, perché stavolta l’impegno c’è. L’impegno a fare una porcheria. Si tratta di Che casino con Pierino, del mitico Bitto Alberitini (quello della serie dei Tre Supermen, tanto per capirci), uscito pare per pochi giorni e passato di rado pure su Italia 7, l’emittente alla quale dobbiamo massima gratitudine per avere tramandato i Pierini (veri e falsi) alle giovani generazioni.
   È il solito collage di barzellette, sempre peggio riuscite, senza riferimenti alla scuola e con un Pierino che non è né brutto, né simpatico, tale Roberto Gallozzi. I caratteristi sono ai minimi storici (Marcello Martana, Italo Vegliante – in una parte che sarebbe stata perfetta per Alfonso Tomas – e soprattutto Nino Terzo, qui in veste di barista/oste balbuziente, vera unica ragione di interesse del film, in particolare quando trasmette i messaggi in codice morse col culo).

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